31 gennaio 2013

Questione di cuore

E dunque volevo solo dirvi che vi amo.
Apprezzo ogni visita, ogni commento, ogni nuovo lettore. Chi c'è sempre e chi invece non c'è mai.
Il punto è che quando una ragazza ( Ciao Carlotta !! ) mi dice di essere mia fan, beh, capisco di non sparare minchiate ogni santo giorno, di dire qualcosa che magari rimane anche con un fugace sorriso. Mi sputtano ogni giorno ma amo vedervi sorridere, e amo far sorridere le persone.
Quindi ciao.


30 gennaio 2013

La bella lavanderina lava i fazzoletti per i poveretti


C'è questa legge dell'universo che dice "Quando tu, mortale, starai stendendo la biancheria, ti cadrà sempre qualcosa per strada" . 
Ieri mio nonno mi citofona ( abitiamo sopra e sotto ) e mi dice che sta per piovere e di prendere la biancheria. Va bene. Io sono mezza morta ma va bene. Sputo un polmone ogni volta che tossisco ma va bene. Mi copro con tanto di copertona di lana e sciarpa ed esco fuori.
Il vento mi investe, la bufera mi divora, mi attacco alla cannara ( Dio, non so quale sia il corrispondente italiano e a cercarlo su google esce una città. E', insomma, questa cosa ) per non venire spazzata via dal vento e alla fine comincio a prendere le cose a portarle dentro.
Fatto sta che mi cadono le mie mutande con i porcellini. Le mie adorate mutande con i porcellini. 
Non piove ancora. Non sta venendo nessuno. Non ci vorrà niente, scendo e le prendo. Un gioco da ragazzi.
Mi metto le pantofole a pecorella e scendo le scale fino ad arrivare alla porta di casa e vado in strada cercando le mie mutande. In pigiama. 
"Stai cercando queste ?" 
Cazzo. Mentre sono messa praticamente sdraiata per vedere se sono sotto la macchina, mi alzo e il mio vicino di casa che ha la meravigliosa abitudine di fumarsi la sigaretta senza maglietta sul balcone nelle giornate più calde tiene le mutande con i porcellini in mano.
"Si, sai, la mia cuginetta ha dormito qui e ... Ha 3 anni"
"Si vede" 
Alza le sopracciglia, mi passa le mutande, mi saluta e se ne va. 
Vi avviso che domani partirò per il Messico, cambierò il mio nome in Don Armando Pepito, avrò un negozio di sigari e nel retro contrabbanderò armi e puttane. Poi sposerò una brava donna che mi darà 8 bambini e che sarà libera di portare le mutande che vuole senza doversi giustificare. Sarà una bella vita, ne sono sicura

28 gennaio 2013

I've got the FLU !

Il non riuscire a provare di essere umana non capendo che cazzo ci sia scritto nel captcha in alcuni vostri blog mi causa crisi di identità esistenziali. 
Parleremo ora di cosa sia stata per me questa influenza che sembra passata, ma la bastarda sta ancora qua.
Viviamo oggi in un'era in cui non si muore più di febbre e fondamentalmente, tutti vorremmo prenderla. Anche chi dice di no, tutti vorremmo stare a letto giorni e giorni serviti e riveriti come principini ridendo del mondo la fuori, sotto la pioggia e il freddo.
Io poi, sono un'amante delle malattie, anche le peggiori. Adesso mi ucciderete, lo so, ma è come una droga : se vedo qualcuno di raffreddato io subito vado ad abbracciarlo/baciarlo sperando di beccarmi qualcosa.
In terza media ( e ho detto tutto ) una mia compagna di classe prese la varicella. Dato che eravamo vicine di casa mi sono intrufolata in casa sua solo per ammalarmi. Un mese a casa. Goduria infinita.
Dunque quando ho visto quel 39 sul termometro, sabato sera, mi sono sentita realizzata. Sentivo freddo, mi faceva male la gola ed ogni osso, ma sapevo che sarei immediatamente entrata nel limbo dei malati non gravi.  Oddio, ho imprecato come un camionista la notte di sabato, quando mi sono messa a tremare come se stessi avendo un attacco epilettico poi scoprire che ero arrivata ad una temperatura di quasi 40 gradi. 
Un brutto momento, lo ammetto. 
Abbassata la febbre però a livelli umani è cominciato l'isolamento mio dal resto del mondo. Vedete, a me la tv, il computer, il cellulare e tutto il resto mi sembrano estranei quando sto male, quando il mio unico pensiero è "Mamma mi porti un altro rotolo di carta igienica per soffiarmi il naso per favore ?". E quindi me ne sto apatica sul divano a soffiarmi il naso, tossire e imprecare a vuoto tutto il santo giorno. 
Ho il mio bicchiere, la mia coperta, il mio cuscino, la mia bottiglia, giusto per evitare il contagio.
Solo che poi arriva quel momento. Di quale momento ?
Ma quando ti finisce e non finisce la febbre !
Sto parlando di quando sostanzialmente febbre non ne avete più, ma continuate a tossire ogni due secondi e a essere raffreddati in maniera insostenibile, tanto da preferire la febbre. 
E così ti ritrovi di primissima mattina, mezza nuda, fuori, seduta, con il vento in poppa e un freddo che ti taglia la carne in attesa che la febbre torni, che tanto tu l'aspetti a braccia aperte.
Perchè se non hai la febbre, devi andare a scuola. E come lo spieghi a tua madre che non hai alzato libro perchè stavi demmmerda quando avevi la febbre ?
E' un circolo vizioso, e domani ho compito in classe e interrogazione. Ma poi torno a casa. 
E torno anche qui, che lo so che vi sono mancata.

26 gennaio 2013

Scusate

Scusate la latitanza, i post che dovevo fare e non ho fatto, scusatemi di tutto.
Ho avuto altri pensieri di cui non posso parlare qui e soprattutto il termometro dice 38.5 di febbre e mi sembra di vedere unicorni in camera mia.
Tornerò quando mi sentirò pronta. Scusate.

22 gennaio 2013

Ma i miei nonni hanno fatto sesso ?

Sono stata recentemente a fare una visita di cortesia con i miei ad un bambino da poco nato. Roba che la madre sembrava appena uscita dall'inferno e ci ha inceneriti con lo sguardo appena abbiamo bussato ma ci ha sorriso gentile, o ci ha provato.
Sotto sotto stava pensando "Adesso darò fuoco a questa casa con questi bastardi ( noi n.d.r ) e perfino il mostriciattolo piagnone e cagone se mi gira" 
Questa signora era al terzo figlio e il maggiore ha la mia età. 
Il che mi ha fatto riflettere su qualcosa che ho sempre voluto evitare, ma che è venuto direttamente sotto casa mia a rompermi le palle : i genitori e il sesso.
A me piace pensare - da brava figlia - che dalla mia nascita i miei genitori non abbiano fatto altro che guardarsi negli occhi. Come i miei nonni. Come i miei professori.
E' come un padre che ha la figlia fidanzata : sa che qualcosa la fanno ma cerca di ignorarlo, di dirsi "gioca ancora con le barbie" quando invece gioca con altro.
Il punto è che quando ti ritrovi tua madre incinta il fatto è li, sul tuo tavolo, e non puoi che chiederti "Ma quando diamine è successo ? Ero in casa ? Stavo dormendo ? O forse ero sveglio ? Forse ecco cos'erano quei rumori ... " 
O almeno è quello che mi chiederei io. 
Una mia amica li ha visti, i genitori a letto. Visti. Roba che Shining è niente.



Voi che ne pensate ? Avete mai visto/sentito i vostri genitori copulare come ricci ? Riuscite a convivere con il pensiero che quella strega della vostra professoressa, si, quella cessa con il palo su per il culo e il 2 facile, abbia copulato con qualcuno ? 

21 gennaio 2013

La morte è al verde

Ho visto la morte in faccia quando, prendendomi una piccola incredibilmente enorme ( vitamine ), mi si è bloccata in gola e mi è mancato il fiato. Mi sono aggrappata al tavolo, ho tossito come una disperata e mia madre dice che sono diventata blue mentre mio padre continuava a urlare e batteva la i pugni contro la mia schiena per farmi sputare la pillola. Fortuna che ho vomitato tutto. Sono immortale a questo punto, cazzo !


Ecco, questo dovrebbe far riflettere su come un buon corso con le manovre di heimlich servirebbe a tutti oppure imparare a fare quella cosa con la penna dove si buca la trachea ( roba da ragazzi ).
Sempre parlando di cose allegre, in tv oggi, in quei canali provinciali che non guarda nessuno, tranne mio padre, è partita la pubblicità di un cimitero.

La crisi arriva anche li, che vi pare.

E quindi si vede questa bellissima panoramica di tombe e tutte le famiglie che ci vanno passeggiando con i fiori, neanche stessero andando alle giostre. E infine si inquadra il "proprietario" o come si chiami il tipo che le gestisce che sorridente dice "Venite a trovarci presto"
Ora. Già che io penso che uno che fa questo lavoro non dovrebbe neanche dire "Arrivederci" - così come i dottori - ma che poi mi vieni a dire che aspetti con ansia che ti venga a trovare, beh cazzarola, io mi gratto le palle. Che poi mi ricorda appunto il mio dottore che mi fa "Spero di rivederti presto" e io invece gli faccio con gli occhi sgranati "Io invece spero di non rivederla mai più" 


20 gennaio 2013

A.L. #15 : Pezzenti con il papillon

Prima di cominciare, se avete ultimamente visitato il mio profilo twittah, avrete sicuramente notato che nella mia capigliatura ci sono state novità. Se non l'avete fatto io comunque non dico nulla e vi dico di andare a controllare. Tiè. 
Dopo una pausa decisamente lunghetta ecco che ritorno con il consueto Aleja Letterman, con un ospite che decisamente sa come vestirsi. E' che io li riconosco a pelle, le persone con cui dividerei felicemente la vita. Ma sono ormai legata per tutta la vita con Tredici, dunque mi dispiace Lorenzo, nun se po' fa'. 
Sto ovviamente parlando di LorenzoBises, proprietario di Pezzenti con il papillon, da poco tornato dalla Sicilia non dicendo niente a nessuno. Cosa da prenderlo a sprangate sui denti, vero ? 

Gente bbbbbona.

Hai da poco pubblicato un ebook, che sto già pensando di mettere sul mio fidato iphone anche senza cuscino sotto le chiappe, quindi narrami(ci) come è nata questa idea, di cosa si tratta e soprattutto … come si fa, sostanzialmente, a pubblicare un ebook.

In realtà l’e-book è la versione digitare di LIBRO, quell’affare di carta che ora sembra un banale sottobicchiere ma che per me rappresenta il sogno di una vita. Il mio desiderio più grande è essere pubblicato in cartaceo, così tenendo come filo conduttore le mie sventure e i miei logorroici pensieri mi sono raccontato mese dopo mese, durante una precisa fase della mia vita in cui sentivo l’esigenza di scrivere come se da lì a poco finissi le parole per sempre. A libro “finito” (è difficile dire fine quando il tuo libro è quasi un’autobiografia e hai 25 anni, non 140) ho contattato qualche casa editrice che per il momento non sono sembrate interessate. Così è nata l’idea di un e-book, comodo, à la mode e facile da comprare. Nel giro di un pomeriggio era tutto pronto per la lettura, se ce l’ho fatta io allora nessuno può scoraggiarsi.

Hai scritto di essere stato in Spagna per l’Erasmus e anche io vorrei un giorno fare questo percorso. Come è stato l’impatto con una nuova cultura ? Lo consiglieresti o meno ?
È stata l’esperienza più elettrizzante della mia vita, seconda solo a quella volta in cui a Milano in discoteca c’era Paris Hilton. A parte gli scherzi, l’Erasmus è stato come vivere una seconda vita, un’esistenza parallela in cui sei cittadino del mondo, una sera parli inglese, quell’altra mangi a casa di francesi e l’altra ancora balli musica rumena, si crea un legame più che familiare e si condividono talmente tanti momenti di profonda serenità che ti rimarranno indelebili nella mente. Nel libro ho dedicato tutta una parte all’Erasmus e sono felice di aver raccontato a modo mio questa esperienza, mi ha fatto crescere molto e con esso si è conclusa quella mia giovinezza spensierata. Era la mia ultima occasione di fare il cazzaro per sei mesi, insomma. Quindi se avete la possibilità, compilate quelle decine di moduli senza farvi spaventare dalla burocrazia e partite, non ci sarà mai un momento in cui ve ne pentirete.

Hai da poco scritto un piccolo manuale su come evitare figure discutibili al primo appuntamento e hai concluso il post con un “godetevelo”. Mi piacerebbe che tu condividessi il tuo primo primissimissimo appuntamento e se hai qualche consiglio extra da dare a chi, tipo me ma shhh, un primo appuntamento non l’ha ancora avuto.
PASSAPAROLA, si può usare in un’intervista? Se avessi un assistente farei interrompere la domanda e me ne andrei stizzito lasciando tutti in lacrime. In realtà il primo appuntamento non me lo ricordo ma c’è stata una volta in cui io sono stato in silenzio per due ore (capita raramente) mentre l’altra persona fagocitava parole senza nessuna connessione logica passando dalla musica lirica ai cappelli di Borsalino, riuscendo addirittura a inserire nel mezzo anche qualche episodio della vita di Britney Spears. Indimenticabile. Il mio consiglio rimane quello, “godetevelo” perché sono momenti piacevoli , i primi sguardi, il corteggiamento, il “scegli tu dove andare” ,“no scegli tu che fare” sono attimi deliziosi. Una cosa posso suggerirla, uscite e conoscetevi perché un appuntamento non è un contratto notarile o un patto di sangue, al contrario necessita di una giusta dose di leggerezza.

Ormai si ci mette e si ci lascia via social network e sono pochi ad avere mai scritto una lettera, parlato con una persona sentendo i nodi allo stomaco e fatto tutte quelle cose che si facevano per avvicinare qualcuno prima ancora che nascessi. Certo, adesso è tutto più immediato, ma secondo me si è perso molto. Cosa ne pensi ?
Qui sfondi una porta aperta, io su questo sono ancora molto retrò, mi piacciono i social, mi piace comunicare utilizzando i vari sistemi ma tento di non perdere l’autenticità dei rapporti vis a vis e la capacità di scrivere a mano. La calligrafia è importantissima secondo il mio punto di vista e chi, come me, soffre di grafomania non può escludere un foglio e una penna dalla sua vita. Nessuna e-mail d’amore potrà anche solo essere paragonata a un biglietto d’amore scritto di proprio pugno cercando di non macchiare ovunque con l’inchiostro, così come su un libro non può mancare la data e la dedica. È una mia regola ferrea. La carta ha ancora quel valore aggiunto che è la sua conservazione e l’unicità, difficile fare copia e incolla con una lettera d’amore scritta a mano e quella siamo sicuri rimarrà dentro a un affettuoso cassetto per molto e molto tempo. L’E-mail invece, cancellata al primo virus o al primo raptus di tecno-pulizia del desktop.

Molto spesso dai la tua sulle mise delle varie attrici o sui vari stilisti, dunque ti chiedo cosa dovrebbe indossare una donna per essere veramente di classe ed elegante e da cosa invece fuggire a gambe levate.
Domanda difficile, le donne prima di tutto devono cercare di non raggiungere sempre la perfezione e tentare di promuovere la propria originalità. Quindi niente foto di Nicole Kidman dal chirurgo e niente foto di Natalie Portman dal parrucchiere. Una donna di classe non deve, a mio avviso, esagerare con il trucco, con i gioielli e con la moda della griffe, ma la cosa più importante è il portamento, se si ha portamento si può indossare anche un pezzo di carta riciclata e sembrerà un Valentino couture. Così come la buona educazione e la personalità. Io sono un grande amante delle over 65 perché a quell’età la donna capisce i suoi limiti estetici ed esalta l’eleganza, la cura di sé, la signorilità. E finalmente la smette di curarsi dell’effetto gravitazionale delle sue tette negli anni.

Hai fatto dell’ironia la tua firma e non hai paura di dire quello che pensi, ma spesso questa caratteristica fa storcere il naso a chi magari piace vivere nei bei finti sorrisi. Sei mai stato giudicato per battute che magari ritenevi divertenti e si sono rivelate inopportune ?
L’ironia con cui scrivo è un po’ la firma del mio stile ma è anche un modo frivolo di raccontare le cose, con l’ironia si riescono, senza esagerare ovviamente, a mettere nero su bianco dettagli che nascondono una grande malinconia. Molte volte mi trattengo dal dire davvero quello che penso, sembro schietto e diretto ma spesso sono silenzioso e codardo. Ci sto lavorando, piano piano quelli che prima erano sassolini nella scarpa e ora sono massi megalitici stanno per essere lanciati uno a uno, ci vuole tempo. Ho fatto delle battute inopportune una volta e quando mi sono reso conto di aver esagerato ho chiesto scusa, sbagliare è umano e il sottoscritto sbaglia di continuo.

Manda infine un saluto e mandami un papillon a tua scelta, che li adoVo !
Posso salutare la mia mamma che mi sta guardando da casa? E un saluto a tutti quelli che mi conoscono, vanche Pinuccia l’edicolaia e Gigi il pescivendolo! Ah, e la zia Betta! CIAOOOOOO
Un saluto a voi di Verissimo. Grazie Aleja per questa divertente intervista, a te un papillon rosa cipria con fiorellini bianchi.

19 gennaio 2013

Troppo da affrontare.

Il mio dietologo è una di quelle persone che ti guarda come se fossi un alieno che entra nel suo studio per rapirlo, ti fa battute che è meglio che il mondo non sappia, ti chiama Milady se sei donna e Cavaliere se sei uomo e con una nonchalance da brividi ti chiede se oggi è il 25 maggio del 2010.
Qualcosa non quadra...
Sono stata schifosamente impegnata in questi giorni con elucubrazioni mentali degni di Leopardi per l'allegria e in ordine : 
  • Ho ordinato dei libri su internet e non sono ancora arrivati, il che mi fa come sempre sperare il peggio, tipo ad esempio che non mi arriveranno mai perchè ho scritto l'indirizzo sbagliato o giusto perchè il corriere vuole due grasse risate sulla mia sofferenza.
  • Sono stata appunto impegnata a pesare una quantità inguardabile di frutta e verdura mai mangiata in vita mia. E mi sto ancora chiedendo che diamine di erba sia l'invidia e il rughetto. 
  • Devo tagliare i capelli. Voi vi chiederete cosa ci sia di male, ma io non vorrei tagliare i capelli, ma devo. Solo voi donne potete immaginare la sofferenza immane di tale decisione presa perchè li ho così crespi e bruciati causa piastra e tinture che l'unica soluzione è tagliarli. Corti. Piango.
But i'm working for you, quindi ho alcune cosette nella manica 

Ad esempio.

17 gennaio 2013

La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo #2

PRIMA PUNTATA

Questo libro comincia seriamente, ma seriamente a stancarmi. Ma non è colpa sua, quanto del genere e del tipo di narrazione che la signorina Niffenegger si era proposta. Perchè come ho già detto in precedenza, la trama c'è, non dico questo, ma è appunto come è narrato il problema. 
C'è un tipo di storie, nel gerco delle fan-fiction chiamate "Slice of life" , ovvero la narrazione di un determinato momento, che sia un'ora o un giorno, ma ha come caratteristica la mancanza di trama, ma solo una finestrella su quel determinato momento del personaggio. Questo libro è tutto un "Slice of life", quindi, come detto prima, non aggiunge nulla, ma racconta semplicemente e con capitoli completamente inutili. In queste pagine nuove da leggere sono due i momenti completamente ma completamente inutili, che potreste evitare a prescindere perchè non dicono niente, oltre a non avere assolutamente senso alcuno.
Il primo è sicuramente il sipario Henry/Ragazzetti Punk. Roba che Henry senza capo ne coda di sente in dovere di avvicinarsi a questi quattordicenni sconosciuti e chiedere che musica ascoltino per addestrarli a quella buona. Qui mi immagino la Niffenegger che dice tra se e se "Vediamo di prendere gruppi a caso da Wikipedia per far vedere che sono anche io una tipa tosta da rock'n'roll e non solo da colonna sonora di Nicholas Spark" e quindi fa queste pagine che appunto non servono ad una beata calzetta.
L'altro momento decisamente WTF è quando Clare viene rapita da Celia per andare da Ingrid, la ragazza che Henry ha lasciato per Clare, così possono fare amicizia.
No ma dico. 
Tralasciando che a questo punto Celia è la peggior amica di sempre, ma poi che diamine di senso ha ? 
Queste pagine, che diamine di senso hanno ?
No perchè te lo chiedi pure, mentre leggi, e devi riprendere da prima per vedere se stai leggendo cose giuste. Ma io anche qui me la immagino la Niffenegger, che si sfrega le mani come fanno le mosche e pensa "Come raggiungo un tot di pagine che non faccia sembrare questo libro un opuscolo di prevenzione contro le malattie a trasmissione sessuale ?" 
E quindi mette sta roba completamente inutile, ma appunto di riempimento.
Ed è noioso leggere roba di riempimento, ti viene difficile e voglia di buttarlo. Cosa che avrei fatto se non avessi questo impegno con voi. Lo giuro. 
Pagine che non sanno di niente, completamente. Ma tengo ancora fiducia nel finale.

Per il 24 gennaio si leggerà fino a pagina 375.

16 gennaio 2013

Fenomenologia di Twitter

Ma voi ci siete stati recentemente su Twitter ?
No ?!
Oggesù, buon per voi. Io un mese fa per aumentare i follower mi sono messa a seguire gente a caso e mi si è aperto un mondo. Un terribile mondo, di quelli "Non aprite quella porta". 
Premessa : Tutti i tweet sono reali.
Ieri si trendava #iosono e devo dire che mi è venuto lo schifo. Quando avevo quattordici, tredici anni, anche io ho passato la fase del "Non piaccio a nessuno, tutti mi odiano, sono una sfigata grassa e brutta" ma figuriamoci se mi mettevo a scriverlo su un social network. E invece qui se hai un tumore, se ti tagli, se stai per morire, la prima cosa fai è scriverlo su Twitter.
Il tweet medio ? 

 quella ragazza che si chiude in bagno per piangere, poi si asciuga le lacrime, ed esce facendo finta che non sia successo niente.
 in una foto di gruppo sono quella che si copre la faccia prima dello scatto perché sa che verrà male.
Che magari è vero, non dico di no, ci sono veramente tante ragazze con problemi, ma questo è vittimismo. 
Io, quando sono stata male, non ho mai detto nulla. Figuriamoci se lo venivo a sbandierare su un social dove possono leggere tutti, dove ti inventi le stronzate peggiori solo per rivedere un follower in più. Fortunatamente proprio ora si trenda #ragazzeche 

 "sono depressa" "sujcide" "voglio morire" "sono bipolare" cos'è successo? mi si è rotta l'unghia.

Altro problema decisamente da estirpare alla radice, sono gli idoli.
QUASI TUTTE le ragazze su twitter ( dai 11 ai 17 anni circa ) hanno un idolo che solitamente è o Justin Bieber o i One direction. Ora. Già io non condivido chi ha un idolo che è un cantante o un attore o una qualsiasi persona che non sa neanche della tua esistenza, ma alcuni tweet mi fanno davvero ridere ( ma quelli si devono cercare con cautela, quelli proprio folli ). 
 I MIEI IDOLI SONO LE PERSONE PIÚ SPECIALI ED UMILI DEL MONDO!non smetteró mai di amarli infinitamente ♥
Il suddetto tweet si riferisce al fatto che i 1D sono andati in Africa due o tre giorni ad aiutare i bambini. Non per cosa, ma centinaia di volontari stanno li anche mesi per aiutare. E non mi pare abbiano mai detto nulla su di loro. Per non parlare di quando è uscito il trend #Cutforbieber ed ecco come è finita. In sunto posso dire che questo tipo, che non hanno mai visto di presenza, con cui non hanno mai parlato, che lui non sa nemmeno della loro esistenza, c'è sempre stato quando gli altri no. A casa mia è il padre si ammazza la schiena per dare il pane ai figli a essere un idolo, un uomo che per salvarne un altro muore è un idolo, una qualsiasi persona che aiuta qualcuno è un possibile idolo, ma questi ragazzi non sono idoli. E mi dispiace non poterla finire qui perchè c'è anche la cosa del concerto. Eheh. Questi idoli fanno i concerti come i normali cantanti, no ? Solo che le ragazze piangono ogni giorno ( avevo il tweet ma l'ho perso ) perchè non hanno i biglietti. Piangono ogni giorno. Dico ... altri scopi nella vita ?

Ci rinuncio porcammerdaaaa per favore premi il tasto follow e fammi piangere e urlare

Ultimo ma non per importanza, sono le ragazzine piccole, molto piccole. 
Così piccole che hanno in media undici dodici anni, roba che io a quell'età giocavo ancora con la grande casa delle bambole. A undici anni dunque queste scrivono storie pervy. Non pervertite, pervy
E a questo punto penso che non abbiamo la più pallida idea di come funzioni la questione. Voi lo sapete, io sono candida e pura, ma certe cose le so anche io, e credetemi, queste scrivono cose che non stanno né in cielo né in terra, proprio assurde. Roba che tra poco spunta la cicogna e porta i bambini come se fosse normale e ce lo aspettassimo tutti.
No ma dico, ma a questa età ( e l'età è questa, per Dio ) già è carne per pedofili che non aspettano altro che una ragazzina su twitter a cui si bagnano le mutandine con i puffi se le dici che sei un belieber/directioner boy ( ragazzi che ascoltano i suddetti cantanti ), poi ti ci metti tu che in pratica stai urlando che sogni di fare ste cose ... beh, misericordia.

E questo post non ha senso, lo so. Ma vi lascio con questi due Tweet, gli ultimi, i peggiori.

 io penso e sono convinta che justin e i ragazzi faranno la storia della musica. sono fantatici.


14 gennaio 2013

Cortesie per gli ospiti : cacciarli via.

Quando si abita con i genitori, tipo me, capita che si venga attaccati da una bestia immane chiamata dai mortali "Ospiti indesiderati". Sapete benissimo di chi sto parlando: di quelle persone, quasi sempre vecchie parenti, che sentendosi sole vanno girando per le case chiedendo ospitalità. E tu puoi mica sbatterle la porta in faccia. E tu, che sei minorenne e anche paraculo, devi trovare un posto in cui nasconderti.
Si, perchè voi credete che io, in pigiama e pantofole, mi vada a mettere i jeans per delle persone di cui non mi importa nulla ?
Quindi ecco i miei nascondigli da ospiti ! 
  • Se l'ospite conosce la casa allora spengo le luci del soggiorno, la tv e qualunque cosa faccia pensare che ci sia vita dentro la stanza, mi rannicchio nel divano coperta dalla coperta e aspetto in silenzio, come se un animale feroce stesse cercando la sua preda. 
  • Se l'ospite deve pure visitare la casa perchè non so da voi, ma in Sicilia alla gente piace farsi i cazzi degli altri e visitare la casa per poi parlarne male con altre vecchie zitelle acide e commentare insieme quella tenda o quella sedia. Se l'ospite deve fare il giro turistico allora vado in camera mia e mi chiudo dentro l'armadio. 
Capitò una volta che mi fossi portata il cellulare dentro l'armadio con me, ma che si fosse perso tra i vestiti e messo a squillare.L'ospite aprì l'armadio e mi trovò, urlando perchè non se lo aspettava
No, quella non fu una buona idea.


12 gennaio 2013



I vostri blog meritano più attenzione da parte mia, lo so. Ma per adesso possibile che accendere il pc mi faccia venire la nausea ? E so che ci sono mille cose sciocche di cui vorrei parlare e anche di altre cose tremendamente serie. So che dovrei mandare le mail per l'A.L e non l'ho ancora fatto, ma ho paura che il mio nome venga spostato nella casella spam di blogger troppo pretenziose. 
Quindi boh. Per adesso ciccia. Per ingannare il tempo vi propongo questa cosa sciocca e inutile : ponetevi una domanda e rispondete. Ma non una domanda alla "Ciao come stai ?" " Bene grazie", ma una di quelle domande che non vi siete mai posti, che avete paura di porre e rispondere. 
Comincio io ?
Vabbeh.

Ciao Aleja !
Oh ciao Aleja, ma quanto sei bbbbbbona.
Ti prego, non dirmi queste cose che arrossisco.
Tanto lo so che i complimenti ti danno fastidio e stai sorridendo di facciata, dunque ecco la mia domanda: ti metteresti mai con lui ?
Forse, ma non ci vorrei stare tutta la vita. E se capissi che la relazione stesse andando verso quella direzione la troncherei, nonostante i miei sentimenti. Mi piace, ma siamo troppo diversi. Finirei per distruggere l'idea che ho di me per adattarla all'unica idea di donna che mi disgusta.

Ps. ne ho un'altra, perdonatemi.

Aleja, cosa vuoi dalla vita ?
VOGLIO INSEGNARE LETTERATURA IN UN' UNIVERSITA' INGLESE E AVERE UN GATTO. E VOGLIO SCRIVERE FINCHE' NON MI CADRANNO LE DITA E IL MIO CUORE SMETTERA' DI BATTERE.

10 gennaio 2013

La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo #1

Titolo : La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo
Autrice Audrey Niffenegger
Editore: Oscar Mondadori
Trama Clare incontra Henry per la prima volta quando ha sei anni e lui le appare come un adulto di trentasei nel prato di casa. L'attrazione è istantanea, anche se in un primo momento Clare pensa che forse quell'uomo può essere un alieno o un angelo. Lo incontra di nuovo quando lei ha vent'anni e lui ventotto. Clare gli dice di sapere tutto di lui, mentre Henry non l'ha mai vista. Sembra impossibile, ma è proprio così. Perché Henry DeTamble è il primo uomo affetto da cronoalterazione, uno strano disturbo per cui, a trentasei anni, comincia a viaggiare nel tempo. A volte sparisce per ritrovarsi catapultato nel suo passato o nel suo futuro. È così che incontra quella bambina destinata a diventare sua moglie quando di fatto l'ha già sposata, o che conosce sua figlia prima ancora che sia nata...


Premessa : Io il libro l'ho quasi finito. Ma ovviamente parleremo qui delle prime 125 pagine. Come al solito mentre leggevo ho scritto i commenti a caldo sul cellulare per poi aggiustarli alla buona qui. 

Avete presente quando nei film ci sono scene in cui uno dei protagonisti ha la videocamera e filma tutto e noi vediamo il film attraverso la mano tremolante del tipo ? Ecco. Questo libro è così, non entri nella testa del personaggio con i pensieri, ma con le azioni. Un esempio ?  "Esulto" ora. Io so che Clare sta esultando ma non capisco cosa prova. Ovunque leggo "Devi narrare, non descrivere" e adesso leggo solo descrizioni di azioni.

Inoltre cosa non proprio buon : il libro è scritto dal punto di vista di Clare e da quello di Henry che, oltre ad avere lo stesso identico carattere per adesso, non viene aggiunto niente. In effetti la narrazione nei primissimi capitoli  è stata : 
CLARE : Lo guardo e gli dico "ciao"
HENRY : Mi guarda e mi dice "ciao"
Il che rende tutto abbastanza noiosetto. Da notare anche il "Più tardi, quella sera" che mi fa venire in mente le telenovelas spagnole, come se ci fosse una scritta in sovra impressione. La narraziohne cambia - per fortuna - andando più avanti, dove - sempre per fortuna - viene data la parola quasi sempre al nostro viaggiatore nel tempo.


Si vede che è scritto da una donna perché i pensieri di Henry sono da donna ( ma potete smentirmi ) : un uomo che dice di avere passato la notte a bere vodka a cercare di entrare nelle grazie di una donna, non può porsi il problema di " decido che eviterò di portare Clare nel mio appartamento stasera, anche qualora se ne verificasse l'opportunità" solo perché c'è disordine. Questi sono i pensieri di una donna. Andando adesso nel dettaglissimo per quelle che sono state le pagine più terrificanti mai lette. 
Pag 23 : "tendenze sessuali insolite ?" -"scoprilo da solo" e mi sembra una volgarità detto da una donna perché ha fatto capire subito che vuole entrare nelle mutande di Henry e infatti
Pag 25 "La tua coinquilina non è per caso sorda e molto discreta ?" Si stanno accordando per scopare. Che è okay, ma suona molto come se si stessero accordando per il cinema, senza sentimento, senza il classico "Vuoi salire da me ?"
Pag 26 "Lei odora di stoffa,sudore e pelliccia" E CHE SCHIFO
Pag 27 "Clare passa una gamba sopra di me in modo da finire seduta esattamente sopra il mio cazzo" okay qui sono rotolata via dalle risate. Non puoi mettermi sinonimi del tipo "vedo non vedo che si danno da fare" e poi mi butti qui un "cazzo" ci stona da morire.
Pag 28 "l indomani mattina" E NO BELLA MIA, HAI SCRITTO CAZZO ORA VOLEVO I DETTAGLI.
Pag 31 "Vorrei ..." - " Vorresti ? " arrossisco, "lo sai" . Ti prego. No. Dillo che lo vuoi , che lo desideri, che lo ami. Ma sto lo sai ci stona come cazzo.


A questo punto si parte con i vari flashback. C è da dire che le parti in cui a narrare è una Clare molto giovane le pagine sembrano veramente scritte da una dodicenne. Il che mi chiedo se fosse voluto o è proprio l'autrice che ... 'znomma. 
Il libro sembra scritto da due persone diverse. Le parti di Harry sono diciamo ben fatte, ma quelle di Clare no. 

Parliamo adesso dei personaggi.
Realisticamente parlando, Clare non esiste. Se tu, bambina di sei anni, trovi nel tuo giardino un uomo adulto, nudo, che ti dice di non dire a nessuno di essere li e di volere fare amicizia, beh, in teoria dovresti fuggire via a gambe levate. Ma lei no, rimane li, mantiene il segreto e se ne innamora. E comunque ad amarlo per tutta una vita, condizionata dal fatto ce Henry le dice quasi subito che saranno marito e moglie. Henry è sostanzialmente un pedofilo nascosto. Va bene che la bambina è tua moglie, ma è appunto una bambina. Tu 36enne che dici ad una 12enne che ti piace sei pronto per la galera. Su questo vorrei proprio spenderci più parole.
Qui signori il libero arbitrio non esiste. Se un uomo ti dice "Un giorno saremo sposati, dunque siamo adesso tecnicamente fidanzati" hai appena rovinato la vita di questa ragazzina.
E' inevitabile il senso di colpa che nasce nel momento in cui, giusto per provare, si esce con qualche ragazzo, come se si stesse tradendo oggi il ragazzo che conoscerai un domani, ma che ti viene a trovare viaggiando nel tempo. Clare lo aspetta una vita. E a me sembra proprio una catena, quella dell'amare Henry. Tutte noi dovremmo avere la possibilità di conoscere persone, ma a Clare questa cosa viene negata. Quasi come se Henry avesse paura che potesse innamorarsi di qualcun altro.
E in effetti Clare ci esce con un altro ragazzo, e viene picchiata a sangue. Per fortuna che c'è Henry, il marito. Vogliamo parlare della sottigliezza della cosa ? L'unica volta in cui Clare esce con qualcuno viene picchiata, come a ribadire che solo con Henry può e deve stare. Deve. 
Poco male se tutti poi dicono di stargli alla larga, di non amarlo perchè non ha senso. No, lei vuole stare con il suo viaggiatore nel tempo.
Diciamo che mi aspettavo di più. Molto di più. L'idea è intoccabile, per carità, ma questo romanzo mi da un senso di oppressione, di dovere, di un destino che non si può modificare in alcun modo.
Tocca a voi adesso, che ne pensate ?
Ricordo che per il 17 gennaio bisognerà leggere fino a pagina 250.

9 gennaio 2013

A volte un reggiseno a pois non basta.

Alzatevi e andate al vostro armadio. Apritelo. E ora pensate di dovere incontrare l'amore della vostra vita e dovete decidere cosa mettere. Ora. Io so, SO che nella vostra mente è apparso un determinato capo che vi fa sembrare ridicolmente sexy e che mettereste solo per data persona. 
Il mio capo speciale ?


Okay. Non sono io, ovviamente. Io non ho due punture di zanzara ma due palloni da calcio, dunque cercate di immaginare, ma è sempre un reggiseno a pois bianchi e neri. E' un colpo basso. Si, so anche questo. Lo comprai a niente al mercato ed è diventato il mio migliore amico. 
Il punto è che con lui credo sia finita prima di cominciare dopo suddetta conversazione
Lui : E quindi suppongo che tu sia una di quelle che vogliono andare all'università 
Io : Beh, si. Forse legge, non ne sono ancora sicura. O medicina, non so.
Lui : Ma rimarrai al paesello ?
Io : Ehm ... no. Pensavo veramente di andare a Roma, e di fare l'Erasmus in Inghilterra per un anno.
Niente più. Un segno di vita ne altro. 
Quindi alla fine credo che sia colpa mia. Deve. Altrimenti non vedo spiegazione perchè devo far scappare tutti. Forse avrei dovuto dire "Sono una capra e dopo il liceo classico farò la commessa qui al supermercato dietro casa, per non prendere neanche la macchina " . Sarei stata più facile da gestire. Niente in contrario contro le commesse, era per fare uno stupido esempio.

Dunque ... qual è il vostro capo speciale per il grande amore ? 


8 gennaio 2013

We fall in love with a stranger ( ma che cazz ... )

Come guardarsi allo specchio



  • Mi sono persa oggi. Dovevo andare a scuola da mia mamma e non c'ero mai stata, in quella nuova. Ed ero a piedi. E mia madre non aveva il cellulare. E mi avevano spiegato leggermente il luogo suddetto. Ho sbagliato traversa e non volevo chiedere informazioni perchè ero con lo zaino e non volevo essere guardata come una scema che non sa dove mette i piedi. Così sono andata un poco a zonzo finchè culo volle che trovassi la macchia di mia mamma. 
  • Giusto perchè voglio portarmi sfiga da sola: credo che tra un tempo - spero - breve entrerò nella santa setta delle ragazze che stanno con qualcuno. E ora che mi sono portata sfighissima da sola vi dico che ho chiesto a mia mamma "Ma secondo te che fidanzata sarei ?" e lei "Tu non sei una fidanzata, non riesco a immaginarti con gli occhi a cuoricino. No, non ti ci vedo fidanzata" . Grazie mamma, soprattutto perchè ha ragione, come sempre. Tipo che non faccio altro che chiedermi dalla mattina alla sera "Ma oltre che mandare all'aria la castità prima del matrimonio, due fidanzati, che cazzo fanno tutto il tempo ?" e credo che tale quesito non avrà risposta facilmente.
  • Sto per spazzare un cuore. E ci sto male. Ma ci pensate a me che spezzo un cuore ? Che ci passo sopra con un carro armato senza pietà e lo spezzo, lo frantumo e lo do in pasto ai cani ? No perchè così finirà. Ed è una merda. Mia madre dice di non avere pietà perchè nessuna l'ha mai avuta con me, ma sono dopotutto una persona buona. Ma ha ragione. E forse dovrei non pensarci, ma passarci sopra senza il minimo rimorso. 
  • Sto morendo dietro a venerdì. No, non posso dirvi cosa accadrà venerdì, ma tarda a venire e mi sta facendo incazzare. VENERDI' MUOVITI. 
  • Ho quasi ventimila visite e centotrentasei lettori, roba che non so nemmeno scriverlo. E mi sento molto asdfghjkl. Sapevatelo. 

6 gennaio 2013

Young, single and sexy !

Ho così tanti progetti, così tanti desideri, sogni, emozioni dentro di me e se sento che posso realizzarli tutti, TUTTI, mi viene da piangere. E' troppo. Sono troppo felice. Felice perchè è il mio anno gente. E', finalmente, il mio anno. Vi amo, amo voi, amo il mondo, e sopratutto amo me stessa. 
Si signore e signori, l'ho detto. IO AMO ME STESSA.
Speriamo che duri.


5 gennaio 2013

Ripetersi, ancora e ancora ...

Le persone forti e intelligenti spaventano, Ale. Per questo a te serve una persona con tante palle quante ne hai tu. 
Grazie mamma.
Faccio paura alle persone. C'è poco da fare. Faccio paura perchè se provi a fare il furbo parlandomi di argomenti intelligenti pensando che io mi metta con gli occhi sgranati super affascinata, è più probabile che io sappia di cosa tu stia parlando e cominci un dibattito. E lo so che voi odiate i dibattiti. Voi odiate le cose difficili, le persone difficili, le persone che hanno qualcosa da dire e vorrebbero sempre dirlo ad alta voce perchè voi non le ascoltate.
Beh, io sono una di quelle persone.
E mi dispiace se non sono il tuo tipo, il vostro tipo, ma io sono il tipo di me stesso. Non posso fingere di essere ignorante, di non leggere, di non guardare un film, di non scrivere o avere un'opinione solo perchè tu vuoi sentirti il maschio alpha. No, mi spiace. Io sono un'alpha per i cazzi miei. 
E il nostro non deve essere un rapporto dove tu sei A e io sono B. Siamo due A, allo stesso piano.  
Siamo compagni, non sudditi. 
Io non sono un cane da addestrare. 
E mi dispiace doverlo ribadire ogni singolo giorno. E mi dispiace che sia necessario farlo con ogni ragazzo che conosco. 


4 gennaio 2013

Storie di "vita" che vi faranno morire

Questa ve la vedo raccontare.
Di solito compro dei fiori a mia mamma. Senza particolari ricorrenze: passo davanti ad un fioraio, so di avere dei soldi in tasca, entro, li spendo tutti in rose per mia mamma e mando al vento qualunque cosa avrei dovuto fare con quei soldi, anche, spesso, mangiare. Molti mi prendono per il culo per questo gesto spontaneo, ma mia mamma è felice, quindi pace. Come ho già detto, sono una persona buona. 
Inoltre quando passo con delle rose in mano la prima cosa che si pensa è "Che romantico il suo fidanzato", quindi oltre a fare felice mia mamma mi godo gli sguardi invidiosi delle ragazze.
COMUNQUE.
Sta di fatto che passeggio e vedo questo fioraio. Ho qualche soldo ed entro. Il tipo, un vecchietto, sembra sorpreso di vedermi, si sistema gli occhiali e tremolante mi chiede "Posso aiutarti ?"
Dapprima penso che devo apparire veramente un mostro per far paura ad un vecchio, ma tant'è "Vorrei un mazzo di rose ... per mia mamma." Specifico che poi sembra che sono io che regalo le rose al mio ragazzo inesistente. Il vecchio sbianca e mi guarda come se fossi la persona più patetica del mondo
"S-si, vado subito" Quindi il tipo attraversa il bancone e apre una porta lasciandola aperta.
Allungo il collo e sbianco io. Bare. Tantissime bare, di tutti i tipi ammassate nella stanza. Come diamine non me ne sia accorta non lo so, vi giuro.
Mi volto e vedo le maree di crisantemi e capisco di essere entrata in una pompa funebre e di avere parlato con il tipo che sistema i fiori nelle bare e nelle tombe.
Quando torna capisco che sta pensando che queste rose io debba metterle sulla tomba di mia madre. 
Che fare ? Fare la figura dell'idiota dicendo che, no, non mi sono accorta delle bare, oppure fingere ?
Pago e il vecchio mi dice con una lacrimuccia "Le piaceranno molto da lassù"
Io, incapace di rispondere, annuisco e scappo via.
Ora, voi maschi che potete, grattatevi. 
Ah, comunque le rose sono queste. 


3 gennaio 2013

I wanna be the bad guy


Credo che le favole siano tutte stronzate. E non sto parlando del principe azzurro: che quella fosse una stronzata ci sono arrivata circa a 12 anni, ma parlo dei cattivi che perdono.
Fin da piccoli ci fanno entrare in testa che le persone cattive alla fine muoiono/perdono, quando basta dare una veloce occhiata ai telegiornali per vedere come le persone cattive stiano tranquille a prendersi un gelato o peggio, a fare politica.
Ma entrando nel dettaglio, quante volte avete conosciuto persone stronze, ma così stronze che non le ammazzavate solo perchè l'omicidio era/è ancora illegale ?
Il punto è che alla fine vorrei essere una persona cattiva. Non cattiva grande stile assassina, cattiva piccola stile ragazza stronza. Perchè se ci pensate a essere i buoni non è che si ha sempre la meglio, anzi. 
Magari il ragazzo che vi piace sta con un'altra e voi siete troppo buone per intromettervi quando magari una persona cattiva alla fine entra e distrugge prendendo ciò che vuole mentre voi state ancora a fare scarpette di lana per i vostri gatti.
Oppure quelle persone che usano gli altri fino a diventare indispensabili. Mi è capitato spesso di venire minacciata del tipo "Se non fai questa piccola cosa non verrai più invitata alle feste" e io li come una patata caderci, perchè nessuno vuole stare solo. Queste persone cattive però alla fine nessuno le contraddice, perchè appunto sono cattive, e avere persone cattive contro non è bello. 
Dunque è davvero così brutto stare dalla parte dei cattivi ?
Hanno quello che vogliono, quando lo vogliono, e come lo vogliono. 
Magari in maniera non propriamente corretta, ma non mi pare che si mettano il cilicio per espiare le loro colpe. Quindi si, ogni tanto vorrei essere una persona cattiva. Ma sono una persona buona. 


2 gennaio 2013

A.L #14 : Volevo fare la rockstar... ma poi ho smesso


Buongiorno e buon anno a tutti ! Cominciare l'anno con una puntata dell' A.L è cosa buona e giusta, anche se è giorno 2. Avviso - già che ci sono - che mi prenderò una pausa dalle interviste, diciamo come una pausa natalizia in terribile ritardo. Diciamo una settimana, non di più, o forse si, non lo so.
Vi presento dunque una donna che ci scommetto conoscete già :  di Volevo fare la rockstar, una blogger che sto cominciando a leggere da poco, ma già difficilmente riesco a perdermi un post.
E' divertente, simpaticissima e soprattutto da un'idea della vita da mamme MOLTO diversa da quelle conosciute prima.



1 – Nel precedente post hai “inviato” una letterina alla Dea, chiedendo un Lui, che è poi quello che tutti si ritrovano a fare prima o poi. Ma hai solo specificato quello che tu non farai se verrà. Quindi ti chiedo come invece dovrebbe essere ( non sia mai che capiti di qui e si ritrovi sotto casa tua con un mazzo di rose )
Negli ultimi due anni questo fantomatico Lui è diventato un prototipo quasi grottesco, con tutte le caratteristiche minime che gli ho attribuito. Quando mi sono ritrovata “single di ritorno” puntavo a un barbuto, tatuato, di poche parole e possibilmente meccanico o almeno bravo nel fai-da-te. Ora pretendo un’unica dote minima, che è la più difficile da trovare: la poesia. Se un uomo non ha poesia non fa per me. Ora che ci penso non fa per me neanche se porta le mutande bianche. Ah, dovrebbe anche essere normodotato.

2 – Nel tuo blog hai detto che le tue figlie non sono state proprio cercate. E dato che anche io sono stata un poco una sorpresa non esattamente voluta in quel preciso momento, ti pongo la stessa domanda che ho fatto a mia madre : Quando hai saputo di essere incinta, cosa hai pensato ? E soprattutto, cosa hai provato guardando per la prima volta le tue figlie ?
Al primo test di gravidanza positivo ero un po’ stordita e molto inconsapevole, ma anche molto innamorata del mio uomo. Al secondo test ero un po’ meno stordita, un po’ meno innamorata, e non più inconsapevole. Ho preso l’enciclopedia medica e ho cercato “Interruzione Volontaria Gravidanza”. Poi ho guardato mio fratello, che non era stato “interrotto” per un pelo, e mi sono detta “Dài che ce la facciamo!”.  Se fossero nati solo i bambini voluti, la Terra sarebbe un pianeta semi-deserto. Essere mamme comincia dopo la pancia: quando le bimbe sono entrate nella mia vita, non sono state più “bambine non cercate” ma solo le mie figlie. Non le ho amate al primo sguardo: abbiamo costruito un rapporto molto bello giorno dopo giorno.

3 – Questa è una domanda che ho fatto simile a quella per Vagina ma vorrei avere un secondo parere: qual è il rapporto che, secondo te, si ha oggi giorno con il sesso e soprattutto con i contraccettivi ?
Ahahah, ma sei cattiva. Io i contraccettivi ho iniziato a usarli eh.
Nella mia, ehm, limitatissima esperienza, ho riscontrato che, il sesso se lo vivevano tutti bene, mentre sull'uso del preservativo siamo ancora molto indietro. Usare il preservativo e fare il test delle principali malattie sessualmente trasmissibili è visto come sinonimo di "scopare in giro" e quindi sconveniente. E invece guarda, diciamocelo proprio, se anche sei certa di andare a letto solo con tuo marito, non puoi MAI essere certa che lui venga a letto solo con te. Tanto meno se sei con un tipo che conosci appena. Un esempio su tutti. Mio fratello mi racconta che nelle discoteche gay spesso regalano i preservativi e tutti sono ben contenti di riceverli e (spero) anche di usarli; dice invece che in un centro sociale ha distrubuito preservativi durante uno spettacolo e le persone si vergognavano ad accettarli. La mia risposta si riassume nella sua costatazione: "Strana gente, gli eterosessuali"

4 – Da che mondo è mondo, i Paeselli o i BuchiDelCulo sono uguali diciamo ovunque. E nel profondo sud siciliano, una madre single non sarebbe stata esente da critiche e da, appunto, rompicoglioni pronti a parlare di una situazione che non conoscevano. C’è mai stato qualche rompicoglione nella tua vita da mamma ? E come li hai affrontati ?
“Qualche rompicoglioni” è un eufemismo. Ce ne sono stati a palate, e non vivo neanche nel profondo sud, ma in un BucoDelCulo mediamente tollerante. I rompicoglioni si palesano tipicamente quando hai figli: quando non ne hai ti biasimano e basta, dopo si sentono in dovere di salvare l’umanità e l’infanzia intera. All’inizio li mandi a fare in culo, poi li ignori, e finalmente, a un certo punto, arriva il momento in cui si rendono conto che non se così male come mamma, e li cominciano finalmente a importunare qualcun’ altra, cazzi suoi. J

5  – Una frase che mi sento spesso dire è “Fai il lavoro che ami e non avrai da lavorare un solo giorno”, in questa crisi che sembra essersi addossata sulle nostre spalle soprattutto per le generazioni a venire, tu ti senti realizzata in campo lavorativo ? Saresti disposta ora a andare fuori, ad essere un altro cervello in fuga pur di fare il lavoro che ami ?
Faccio un lavoro che mi piace, mi mantengo dignitosamente, e credo di essere apprezzata per quello che faccio.  Ho sempre lavorato con umiltà e con sacrificio, anche se ora so che la vita è (anche e soprattutto) fuori dall’ufficio. Sono stata capace di trasformare i miei minus in plus. Quando mi hanno chiesto se ce la facevo a lavorare, con tre figlie a casa, ho risposto: Sapendo che ho tre figlie a casa non perdo tempo su Facebook ed esco dall’ufficio alle 6 in punto, non dovrai neanche pagarmi gli straordinari. Mi hanno assunta subito.
Cervello in fuga, uhm. Il mio credo sia già fuggito, in realtà, perché ogni mattina gli do il buongiorno e gli offro un caffé ma lui non risponde mai. Scherzi a parte, non ho mai faticato a trovare lavoro e quindi non mi sono mai posta il problema. Piuttosto, un tempo volevo salvare il mondo e sognavo di aprire una casa-famiglia in Sudamerica. Oggi lo vorrei ancora, ma vivo in un paese che sta cominciando a diventare povero, quindi credo che resterò e mi renderò utile qui, un giorno.

5 – Potendo tornare indietro, diciamo di dieci anni, cosa cambieresti della tua vita ? O faresti esattamente le stesse cose sapendo oggi come sarebbe andata ?
Non cambierei nulla di quello che ho fatto, anche perché non posso. Anzi, aspetta, credo che cercherei di essere una moglie meno arrabbiata. Avrei dovuto tentare di salvare il mio “matrimonio”, e invece non l’ho fatto, perché ero troppo esausta per cercare di riprendermi l’uomo che in fondo amavo ancora. Però poi alla fine se non avessi sofferto non sarei quella che sono, quindi va bene, dài.

6 – Manda infine un saluto !
Ciao Mamma! Aleja che bellina che sei! Ma perché Vagina ha messo la sua foto e io no? Ne passano di normodotati di qui?