10 novembre 2012

Aspettando il marchese.


Ci si sente grandi troppo presto. Ricordo che quando andavo alle medie, trovai un assorbente nello zainetto rosa a fiori di una mia compagna ed entrai nel panico. Presto sarebbe capitato anche a me, ed esaminavo le mie mutandine ogni volta che andavo in bagno, in preda al terrore. Le mie amichette invece l invidiavano e anche loro si controllavano, ma per il motivo opposto. Attendevano con ansia il momento in cui sarebbero cresciute , esultando come matte quando accadeva, parlando come donne vissute sulla miglior marca di assorbenti.
A me invece niente, tanto che i miei cominciarono a preoccuparsi, e io speravo di essere un maschio e di non essermene mai accorta.
Quando mi vennero anche a me , le mestruazioni ,avevo 14 anni e mia madre mi lanciò un assorbente dalla fessura della porta del bagno, lasciandomi con quel pacchetto viola in mano, non sapendo minimamente cosa fare.
Il giorno dopo mi disse che potevo scegliere qualcosa e che me lo avrebbe comprato, per festeggiare il lieto evento.
Scelsi una bambola.
Io non volevo crescere, non ho mai voluto crescere. Non mi sono truccata fino ai 15 anni, non ho messo un reggiseno prima dei 12 anni, non sono tornata a casa dopo mezzanotte prima dei 16 anni.
Ci sono tante cose che ormai le bambine-donne fanno, che si perdono, che non sapranno mai.
Vogliono crescere in fretta , i ragazzi, le sigarette , il sesso , le bugie , il rossetto e i tacchi.
Io a 17 anni suonati vorrei tornare al tempo in cui non sapevo neanche cosa fossero quelle cose.

20 commenti:

  1. Interessante, visto che anche parecchie 17enni vogliono essere già 30enni, finalmente un po' di consapevolezza e di... maturità. Interessante vedere un post sui progetti della vita poi seguito da uno sull'infanzia residente, si vede che c'è un bel bilanciamento.

    RispondiElimina
  2. Rimpiangeranno, secondo me. Io a quasi 30anni mi son fatta tutte le tappe, credo nei tempi giusti e non c'è periodo che non ricordi con affetto. Perché son belle le bambole, i cartoni animati, i primi baci, le prime riflessioni politiche... è bello tutto.

    RispondiElimina
  3. Anche io non vorrei mai crescere, le ragazzine di oggi non capiscono quanto sono sfortunate a non poter vivere i meritati anni d'infanzia...

    RispondiElimina
  4. Amo questo post, mi è sembrato di legger me stessa.
    Tutti vogliono crescere più in fretta possibile, e solo da adulti ci si accorge di aver bruciato la propria infanzia. Non dico che non bisogna essere curiosi e cercare di scoprire cose nuove, ma ogni cosa a suo tempo, cavolo!

    RispondiElimina
  5. La penso esattamente come te.
    Avevo 13 anni io. Piansi una giornata.

    RispondiElimina
  6. Aleja mia...sei grande di testa tu, non come quelle scemette che a 12 anni sembrano delle donne fatte, ma solo fuori! Io quando le guardo provo solo una gran pena (per loro...ovvio).
    Se si nasce che si è indifesi e assolutamente non autonomi e poi si cresce gradualmente, vorrà pur significare qualcosa, no? Allora perchè non rispettare questa crescita graduale, tappa per tappa, come è nella natura dell'uomo?

    PS: Sei bravissima a far "passare" i tuoi pensieri e le tue sensazioni tramite i tuoi post :)

    RispondiElimina
  7. Sono completamente d'accordo, non capisco questa fretta di dover bruciare le tappe

    RispondiElimina
  8. La prima "a diventare donna" fu la mia compagna di classe L... Quel giorno lei passò la mattinata a piangere e io a consolarla..
    Il giorno dopo capitò a me: io passai il pomeriggio in bagno a piangere e nonna a consolarmi.. ;)

    RispondiElimina
  9. Devo dire che stai benissimo scura, somigli molto a me all'età tua (seguirà foto in privato)!
    A me è venuto il ciclo a 12 anni e come al solito non mi fecero manco un regalino, perché era una cosa "naturale" e c'era poco da celebrare.
    Comunque lo vidi subito come na sfiga e difatti na sfiga è stata, specie se lo hai quando esci con un bono o sei al mare, o ti viene mentre indossi un abito che è corto, corto ma davvero troppo corto!

    RispondiElimina
  10. Evvai, un'altra con la Sindrome di Peter Pan! :)
    Io a 14 anni sentivo le mie compagne parlare di sesso e di posizioni, quando la mia concezione sull'argomento era che servisse semplicemente a diventare mamma. No comment.
    E il ciclo mi arrivò verso gli 11 anni, ero la prima della mia classe e diverse ragazze venivano a chiedermi affascinate cosa si provasse. Io le odiavo perché a loro sembrava una cosa bella.

    RispondiElimina