21 agosto 2012

Il mio nome è Khan - Cyberbully

Questa mattina mi sono svegliata anche troppo presto per i miei gusti e quindi ho visto due film.

Il primo è Il mio nome è Khan, film del 2010 con le più alte personalità indiane nel cast.
Il film parla di un uomo con una forma di autismo la cui vita viene sconvolta dall'attentato dell'11 settembre e comincerà un viaggio , guidato dall'amore. ( Trama completa ) 
Il mio nome è Khan è un film che ho profondamente amato e mi dispiace che ne abbia iniziato la visione che era già cominciato da molti minuti, quindi i primi momenti di film, penso i più importanti , siano andati perduti. 
Ma quanto ho pianto, Gesù quanto ho potuto piangere guardando questo film.
Lo (s)consiglio : CONSIGLIATISSIMO, ma solo se volete piangere.

L'altro film visto oggi è stato CyberBully, un film del 2011 con attrici giovanissimi e un cast per tutto il film ti fa pensare "Ma a questi dove li ho già visti ?"

La trama di questo film è molto semplice e pare sia tratta da una storia vera. Taylor è una normale ragazza che sta online a chattare e a guardare le bacheche degli altri. Un giorno il fratello le frega il contatto, scrive una cazzata sulla sua bacheca e tutti se la prendono a male cominciando a darle fastidio.
Ora. In Italia, nel mio piccolo paese, una cosa del genere non sarebbe nemmeno lontanamente possibile. Io personalmente non ho mai conosciuto "bulli" nello stile americano, con le puttanelle rosa che terrorizzano il liceo. E soprattutto nessuno usa le bacheche come una chat, almeno per quello che ne so io.
Il film poteva concludersi benissimamente a circa 30 minuti, invece no. No, perchè dovevano per forza fare la cosa del "su, diamo qualche informazione a stile documentario". NO. se tu fai un film, fai la trama di un film, che tranquilli che il messaggio sarebbe arrivato chiaro e forte senza far per forza un finale felice. 
Ovvio che dato che è tratto da una storia vera sono felice dell'happy ending, ma ...
Boh, film esagerato.
Lo (s)consiglio : Consiglio di guardare i primi 30 minuti, poi spegnere.

Nessun commento:

Posta un commento