6 settembre 2013

Vangelo secondo Maria - recensione

Titolo : Vangelo secondo Maria
Autore : Barbara Alberti
Editore : Castelvecchi
Link IBSCliccami tutto ! 
Trama Maria è una ragazzina impertinente della Galilea che conosce i segreti della natura, immagina la vita come un'avventura, insegue la conoscenza e sogna, un giorno, di fuggire lontano in groppa a un asino, vestita da ragazzo. Questo romanzo è la storia di una giovane curiosa che vuole tessere da sola la trama del proprio destino, non della donna saggia e silenziosa che i Vangeli descrivono come un puro strumento nelle mani di Dio. Dalla sua prospettiva di vergine violata, il lieto annuncio della nascita di un redentore dell'Umanità si trasforma nella promessa di un destino non cercato. E nella consapevolezza che ogni gesto, ogni scoperta sono già stati pensati e voluti. 
Valutazione : 5/5

Avevo in mente un altro post, lo ammetto. Ma pensavo di cominciare settembre con un post su un libro che mi ha rubato poco tempo - sono solo 156 pagine - ma che mi ha dato tanto. 
Avete presente quei bei dipinti in chiesa, con la Madonna che tanto calorosa abbraccia il bambino ? Remissiva, con gli occhi socchiusi, beata di essere stata decisa come la prescelta ? Ecco, dimenticatela completamente. 
Qui abbiamo una bambina che di diventare moglie e madre proprio non ne vuole sapere. Il sogno di Maria è di sfuggire al matrimonio con il sacerdote Eliashib e vestita da ragazzo andare ad Alessandria per imparare ciò che, essendo donna, le è proibito. E Maria vive male il suo essere donna, il suo essere schiava del padre che la picchia e della madre che la guarda con occhi colmi di tristezza perchè voleva un maschio. E fa di tutto per evitare il matrimonio e proprio quando ci riesce viene venduta per venti pecore al primo passante ( Il nostro caro Giuseppe ) , vittima ancora una volta della rabbia del padre che proprio non ne vuole sapere di avere una zitella di quattordici anni in casa. 
Non credo che sia un grande spoiler dire che alla fine, da vergine, concepisce un figlio, dato che la storia la sappiamo tutti, ma bisogna vedere dal suo lato come vive questa situazione. Si definisce una bambina stuprata. Si chiede perchè è nata donna, perchè è lei a portare questo fardello e a che serve vivere se ogni respiro è già programmato dall'Altissimo. E lo sfida, Dio, vuol far capire che lei è donna, ed è lei che ha il potere. E proprio con la consapevolezza di avere lei il coltello dalla parte del manico, della consapevolezza che Dio, senza una donna, non può far nascere Suo figlio, che si snodano gli ultimi capitoli. Perchè alla fine, è Dio ad avere bisogno di Maria.
Libro forte, che si conclude con un paradosso, che rileggerei anche altre volte e che apre una bella parentesi su cosa voglia dire essere donna, sulla ribellione, sulla nostra capacità di alzare la testa e pensare da sole. 


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